lunedì 25 gennaio 2010

Felici di essere amici

Il pomeriggio del 2 gennaio l'Oratorio San Giuseppe ha inaugurato il nuovo anno con il recital “Felici di essere amici” che ha visto come protagonisti tutti i bambini impegnati settimanalmente, da ottobre, nel laboratorio di teatro.

A presentare il programma della serata Mario e Sara, due giovani che muovono i primi passi come animatori e che con dedizione hanno collaborato alla realizzazione della rappresentazione.

I nostri artisti visibilmente emozionati, hanno subito rotto il ghiaccio proponendo dei divertenti e coinvolgenti bans.

La serata ha visto anche la partecipazione gradita di 5 leve del laboratorio di chitarra che per l’occasione hanno eseguito due classici del repertorio: “La canzone del sole” di L. Battisti e “Inno alla gioia” di L. van Beethoven.

Successivamente lo spettacolo è proseguito con la messa in scena della simpatica favola teatrale ambientata in un grazioso bosco fiorito.

I piccoli interpreti con la loro semplicità/specialità hanno messo il pubblico di fronte al dilemma su cui l’uomo si interroga più spesso nella sua vita ‘che cos’è la felicità?’ ed ai presenti è bastato abbandonarsi alla narrazione fantastica, che ha offerto emozioni e divertimento, per scorgere la ricchezza di valori importanti come quello dell’amicizia.

“Felici di essere amici”, infatti, è la storia di una banda di topolini curiosi che decidono di affrontare, ognuno per conto proprio, un viaggio alla ricerca della felicità. Ora in prati fioriti, ora in campi di grano vengono a contatto con personaggi del mondo animale: api, volpi, galli, galline, gufi e uccellini dai quali sperano, invano, di ottenere la risposta alla loro semplice ma altrettanto profonda domanda. Solo alla fine del loro viaggio , ormai scoraggiati, scopriranno nel ritrovarsi di nuovo tutti insieme, nel volersi prendere cura l’uno dell’altro, la ragione della vera felicità.

Il freddo di quei giorni non ha impedito la partecipazione numerosa di parenti ed amici che non hanno certo lesinato applausi e sorrisi di incoraggiamento.

Ammirevole il lavoro di animatrici e animatori che, in un clima di gioia e amorevolezza, spendono gratuitamente il loro tempo per offrire momenti di sana aggregazione e formazione sia religiosa che umana. Con spirito di squadra e pazienza hanno preparato i bambini nelle parti recitate, cantate e coreografate ed hanno curato l’allestimento scenografico e la realizzazione dei costumi.

Al termine della serata come nelle migliori feste, c’è stato un’allegro momento conviviale con un rinfresco offerto ai presenti.

Al di là dell’apprezzabile performance teatrale, è bello riconoscere in questa giornata un’altra buona occasione, tra le tante offerteci dalla parrocchia e dagli oratori, per ritrovarsi ancora una volta insieme, grandi e piccini, in vero spirito di fratellanza.

Attrus annus!!

Laura

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mercoledì 20 gennaio 2010

Il tesoro che non ti aspetti…

Dopo 10 anni di assenza Arbus è stata di nuovo il teatro della Caccia al tesoro per gli adulti, che si è svolta su tutto il territorio del paese fra il 26 e 27 dicembre 2009.

La manifestazione è stata organizzata da un gruppo di ragazzi che sotto l’egida degli Oratori di Arbus hanno potuto dare vita, nell’ambito del Natale insieme 2009, a due giornate all’insegna di giochi d’abilità, prove pratiche e ricerche estenuanti finalizzate alla ricerca del mitico tesoro del protagonista, il giocoliere Mister Babache.

I partecipanti alla manifestazione sono stati 57 divisi in quattro squadre: le Clave capitanate da Costantino Zanda, gli Yoyo guidate da Michele Uccheddu, i Frisbee di Giuseppe Pusceddu e le Palline di Daniele Pusceddu. Questi numeri però non danno un quadro preciso della partecipazione, ogni squadra si è caratterizzata per aver allargato quanto più possibile il gruppo coinvolgendo amici, parenti e persino i viandanti, che molto spesso coglievano l’occasione per dare il loro contributo alla risoluzione delle varie prove.

Il tutto è cominciato alle 8:00 del 26 dicembre, quando tutti i partecipanti riuniti presso la sede della giuria in via Mentana hanno estratto gli abbinamenti per i percorsi da seguire. Da lì in poi ogni squadra ha avuto a che fare con enigmi, prove canore, rebus, tangram e tanti piccoli ostacoli che hanno reso estenuante quanto coinvolgente le successive 36 ore.

Dei momenti particolarmente intensi sono stati quelli delle prove pratiche, la prima delle quali prevedeva che ogni squadra cantasse presso le scalinate di Piazza immacolata a o quelle anteriori alla chiesa della Beata Vergine Maria Regina a un orario decretato la giuria una canzone fra “Tu scendi dalle stelle” o “Astro del ciel”.

La prova in questione è stata vinta dalla squadra dei Frisbee che con un’esibizione magistrale si è aggiudicata i punti bonus in palio e reso un fantastico spettacolo ai presenti.

La seconda prova pratica invece si svolta la mattina di domenica 27 e ha visto la sfilata di una serie di macchine di un unico colore scelto dalla giuria, con a capo un Ape Piaggio che portava il nome della squadra impegnata in quel momento, tutte decorate col tricolore italiano e che partendo dal piazzale dello stadio Santa Sofia hanno percorso tutto il paese fino a Genna de Frongia per poi fare ritorno al punto di partenza.
Questa prova è stata vinta dalla squadra delle Clave, alle quali era stato assegnato il colore verde, che con un codazzo notevole di macchine e una disposizione finale spettacolare ha strappato il primo posto e i punti bonus.
Il susseguirsi delle prove ha visto subito la squadra delle Palline portarsi avanti a tutti, tallonati dagli Yoyo e via via dalle altre due squadre. Questo vantaggio si è poi concretizzato la mattina del 27 quando con un notevole anticipo sulle altre compagini la squadra di Daniele Pusceddu ha potuto finalmente avere tra le mani la mappa, che dopo ben otto ore ha portato all’identificazione del luogo del tesoro, nascosto in prossimità della scuola elementare di Ingurtosu.

Il ritrovamento dell’ambito tesoro è stato il culmine delle due intensissime giornate, ma non è stato l’epilogo della manifestazione, conclusasi con la proclamazione dei capitani avvenuta secondo una cerimonia molto caratteristica nella sede della giuria in via Mentana.

I primi classificati hanno ricevuto come ricompensa per il traguardo raggiunto un buono valevole per un pasto per 15 persone presso un agriturismo del paese mentre i secondi si sono accontentati di un capretto e i terzi di un maialetto. Tutti i premi sono stati finanziati dai fondi delle iscrizioni e da un aiuto importante degli Oratori.

Ma aldilà del posizionamento in classifica i veri vincitori sono stati i ragazzi di Arbus che hanno preso parte a questa manifestazione, i veri protagonisti di due giorni entusiasmanti, che con la loro contagiosa allegria hanno dato un segno di vitalità e di speranza a un paese che ne sente davvero il bisogno.

Il vero tesoro di questa breve manifestazione sarà il ricordo che ogni partecipante porterà con se, l’affiatamento che è nato fra tutti i componenti delle varie squadre e un’esperienza che seppur breve lascia un segno non solo in chi l’ha vissuta come concorrente ma anche in coloro che hanno avuto il piacere di poterla organizzate.

Classifica finale

Primi classificati: Palline, capitanati da Daniele Pusceddu
Secondi classificati: Yoyo, capitanati da Michele Uccheddu
Terzi classificati: Clave, capitanati da Costantino Zanda
Quarti classicisti: Palline, capitanati da Giuseppe Pusceddu.

Roberto Floris

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sabato 16 gennaio 2010

Le tombolate nei nostri oratori

Anche in questo Natale 2009 gli Oratori di Arbus hanno organizzato tra le altre manifestazioni le due Tombolate. La prima, chiamata “Tombolata di Natale”, si è svolta il giorno 26 Dicembre a partire dalle ore 16,30 nell’Oratorio San Giuseppe, dove è stato offerto anche un ricco rinfresco mentre la seconda, “Aspettando la Befana” ha avuto luogo il 5 Gennaio a partire dalle ore 19,00 nell’Oratorio San Giovanni Bosco, dove invece gli Animatori dgli Oratori di Arbus hanno preparato e offerto una cena.

In ognuna di esse si sono svolte due Tombole e una più piccola, chiamata infatti “Tombolina”. I premi, abbastanza ricchi e numerosi, erano vari e tali da riuscire ad accontentare tutti i partecipanti di diversa età. Questi sono stati offerti dai commercianti e gli artigiani di Arbus, che con la loro generosità, fanno in modo che questi due appuntamenti si rinnovino ogni anno. Tutti coloro che non rinunciano a partecipare, ogni anno più numerosi, ricordano le due date come appuntamenti da non perdere assolutamente.

Gli animatori dei due Oratori, per organizzare e preparare le due Tombolate, come le altre manifestazioni del Natale, hanno lavorato insieme, dimostrando ancora una volta di essere un bell’esempio di fratellanza, collaborazione e unità.

Un grazie di cuore agli Oratori di Arbus per tutte le manifestazioni che hanno organizzato, ai commercianti e gli artigiani, che con tanta generosità hanno permesso la realizzazione delle Tombolate, e a tutti coloro che hanno scelto di partecipare: bambini, ragazzi e adulti che, con entusiasmo, hanno capito che per divertirsi a volte basta dare i numeri!!!


Appuntamento allora al prossimo Natale 2010...Le date le conoscete!!!!!!!

Adele

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giovedì 14 gennaio 2010

Sposa ieri e oggi

Il 27 dicembre 2009 era il giorno della Sacra Famiglia di Gesù. Per l’occasione il nostro parroco ha celebrato una messa per la famiglia invitando le coppie che nel 2009 hanno festeggiato 10, 25, 40 e 50 anni di vita insieme.

Come oratori abbiamo pensato di rendere questo giorno più emozionante rivivendo, con una sfilata in abito da sposa, la storia di Arbus, visto che la sposa, forse anche per l’abito indossato, è quella che nei matrimoni si guarda di più.

In questi mesi di preparazione abbiamo fatto una ricerca e, grazie alle persone che gentilmente e gratuitamente ci hanno prestato gli abiti, è stato possibile realizzare quest’evento, aprendo la sfilata con l’abito più vecchio, del 1934: ben 75 anni fa.

La sfilata si è svolta benissimo, con tanta emozione e gioia, anche perché abbiamo coinvolto 5 ragazze per la sfilata che, secondo me, hanno fatto la differenza rendendo la sfilata ancora più elegante.
Tutte le indossatrici che hanno sfilato sono oratoriane: ragazze, animatrici e persino mamme che si sono messe in gioco senza problemi: brave!!!

Mi auguro, l’anno prossimo, di ripetere quest’esperienza con nuovi abiti e con lo stesso entusiasmo che ci ha accompagnato in quest’occasione.

Grazie a tutti.
Monica

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martedì 12 gennaio 2010

1° torneo interoratoriano

In un tiepido pomeriggio di mezzo inverno si è svolto, nel campetto dell’Oratorio San Giovanni Bosco di Arbus, un mini-triangolare di calcetto per bambini dai 6 agli 11 anni. A sfidarsi (o meglio, ad incontrarsi!) le formazioni dei Leoni, padroni di casa guidate da Mister Floris, le Fenici, la compagine dell’altro Oratorio arburese “San Giuseppe” allenate da Mister Musa e una rappresentativa dell’Oratorio “San Domenico Savio” di Gonnosfanadiga.

Le partite si sono svolte secondo la formula classica del triangolare all’italiana, ovvero sorteggiando le prime due squadre in campo e facendo disputare la seconda gara fra la perdente della prima e quella rimanente per concludere con il match fra la vincente della prima e la terza squadra. Ogni gara è stata divisa in 2 tempi da 15 minuti ciascuno.
Il primo incontro, a consuntivo il più vivace dei tre, ha visto la formazione gonnese prevalere sulle Fenici con due gol di scarto, dopo una partita ricca di ribaltamenti di risultato. La maggior compattezza di squadra e qualche individualità tecnica superiore alla media ha fatto comunque si che il risultato volgesse a favore degli amici di Gonnosfanadiga.
Secondo match che propone dunque il derby fra Fenici e Leoni. Già caldi per la partita precedente e dotati di maggior fisicità, i ragazzi di Musa hanno fatto il più classico dei cappotti ai Leoni. Partenza bruciante per loro e partita già in ghiaccio dopo 5 minuti. Fra i cori di tutti i locali, accorsi numerosi, le Fenici continuano a macinare gioco e gol fino ai 5’ finali, in cui i ragazzi di Floris caricano alla ricerca dei gol per rendere meno amara la sconfitta, infilando un paio di volte il portiere avversario.

Si arriva quindi alla partita decisiva. Per i ragazzi del San Domenico Savio basterebbe un pareggio per aggiudicarsi il torneo, ma la scarsa rotazione in panchina costringe i giocatori dei Leoni a fare gli straordinari. La fatica del match appena disputato si fa sentire subito nelle gambe dei giovani Leoni che dopo aver provato a resistere all’assalto degli avversari devono cedere anche questo incontro, non senza aver dimostrato tutta la loro grinta.

Torneo quindi che si conclude con la vittoria del “San Domenico Savio” seguito dal “San Giuseppe” e dal “San Giovanni Bosco”. Classifica finale che viene ufficializzata con la premiazione a seguito di un piccolo rinfresco offerto nei locali dell’Oratorio stesso a tutti i partecipanti alla manifestazione, dai calciatori al pubblico.

Un torneo che al di la del fatto meramente sportivo ha sicuramente avuto il merito di far fare comunità a ragazzi che vivono realtà diverse, creando quindi un clima di collaborazione e amicizia in un periodo, quello natalizio, in cui spesso questi valori vengono trascurati. Non dimentichiamo inoltre che in un territorio come il nostro, particolarmente esposto alla crisi che ha caratterizzato tutto il 2009, eventi come questo servono a rafforzare dei legami che si possono e anzi si devono tradurre in rapporti duraturi di solidarietà reciproca, perché il modo migliore per uscire da momenti difficili è il lavoro comune. Gli stessi partecipanti hanno ritenuto che l’esperienza sia stata profondamente positiva e ripetibile, tanto che a breve un analogo torneo verrà svolto in un’altra sede e, si spera, con la presenza di un maggior numero di oratori e quindi di bambini. Sempre all’insegna dell’amicizia!

Saverio

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